Paragrafo 2

Bri Bri fece capolino sulla porta, col naso tutto sporco di farina, e le fece l'occhiolino. Era la sua migliore amica. Aiutava sua madre nella stanza delle macine, dove le donne passavano ore a macinare orzo e grano. Anche loro cantavano, contavano, e si litigavano le macine e i pestelli migliori!!! Poi nelle cucine preparavano pane, focacce e varie farinate e zuppe per tutti. Zuzù ogni tanto veniva mandata dalla madre a prendere un po' di farina o di grano spezzato per casa loro. Si guardò intorno: anche le altre bambine sonnecchiavano sulle loro frange da intrecciare, ma soprattutto sonnecchiava la donna che le controllava. Quindi quatta quatta sgaiattolò via. Bri Bri le face cenno, e si allontanarono un po'. “Guarda!” Le disse Bri Bri. “L'ho trovato stamattina presto quando mi hanno mandata al granaio!”. Aveva in mano uno strano pacchetto: un sottile foglio ripiegato stretto stretto e legato per bene, coperto da un grosso grumo di argilla, ormai secca. E sull'argilla c'era l'immagine impressa di un toro al galoppo. “Ma che bello!” Fece Zuzù. “Sembra proprio un toro vero!” “Sì, e se guardi bene si vede anche un acrobata che fa la capriola, qui in alto, vedi?” Non c'era molta luce, in quell'angolino, così decisero di scendere in cortile.

Alimentazione e preprazione delle vivande in età neopalaziale
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L'industria tessile neopalaziale
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Sigillo col toro Donna su animale fantastico Uomo col mantello